Inquinamento e pelle

Inquinamento atmosferico e pelle, una dura prova per la bellezza

Non dobbiamo spostarci in India o in Cina per immergerci nell’inquinamento urbano, è sufficiente rimanere in Italia dove otto città su dieci pagano pegno sullo smog; l’85% è infatti sotto la sufficienza per la qualità dell’aria: i “fanalini di coda” sono “Torino, Roma, Palermo, Milano e Como”, che prendono un voto pari a zero (ansa.it – 30 settembre 2020*).

Di che tipo di inquinamento si tratta: particelle sottili, gas e composti organici volatili sono gli inquinanti primari delle città, di cui metalli pesanti, particolato fine, anidride carbonica, monossido di carbonio, ossidi di azoto e di zolfo sono i principali. Le interazioni tra gli inquinanti primari con calore e radiazioni UV portano alla formazione di inquinanti secondari, tra i quali ricordo l’ozono, molecola pericolosa se rimane negli strati più bassi dell’atmosfera. Questo mix di inquinanti forma quello che è tipicamente noto come smog.

Diverse ricerche collegano l’inquinamento, o pollution, con un aumento dei segni dell’invecchiamento cutaneo come rughe e discromie**.

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Cosmesi Bis Genn22