Esfoliazione e scrub per favorire il rinnovo cellulare

La superficie della nostra pelle è in continuo rinnovamento, cellule morte si distaccano mentre altre nuove si formano alla base dell’epidermide, in un ciclo continuo che permette il ricambio del tessuto senza assottigliarlo. In condizioni fisiologiche la superficie cutanea si rinnova ogni 24-28 giorni. Normalmente non ci accorgiamo di questa esfoliazione, perché avviene in maniera impercettibile e a mosaico, però alla fine dell’anno perdiamo circa 1,5 – 2kg di cellule cutanee.

Purtroppo negli anni questo turnover rallenta e la pelle tende a rimanere più opaca e meno luminosa. Per favorire il ricambio cellulare cutaneo possiamo utilizzare l’esfoliazione. A seconda degli strati cellulari cutanei asportati si parla di esfoliazione superficiale, media e profonda. In cosmesi si utilizza unicamente l’esfoliazione superficiale, mentre quella profonda è di competenza solo dermatologica.

L’esfoliazione cosmetica, in pratica, velocizza la desquamazione delle cellule morte già in fase di distacco che si allontanerebbero da sole nel giro di qualche giorno al massimo. La superficie cutanea si rinnova, la pelle appare subito più luminosa, chiara e compatta. L’azione esfoliante però non riguarda solo la superficie ma è anche uno stimolo a formare nuove cellule epidermiche per rimpiazzare quelle allontanate. In pratica, l’esfoliazione promuove il turnover cutaneo che negli anni tende a rallentare.

L’esfoliazione, anche chiamata peeling dal verbo inglese peel = pelare, può essere meccanica, con gommage o scrub, chimica o enzimatica.

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